In un mondo nel quale vecchi paradigmi e antiche certezze stanno crollando, stanno anche germogliando i semi della rinascita spirituale e materiale dell’umanità. Siamo noi stessi. Noi che abbiamo deciso di riappropriarci della nostra sovranità perduta,della nostra storia, del nostro destino, e di liberarci per sempre da schemi limitanti, progettati appositamente per mantenerci in una prigione senza sbarre, quella che qualcuno ha definito “una prigione per la nostra mente”. Solo una maggiore conoscenza delle autentiche radici dei nostri problemi e la consapevolezza del nostro reale potere personale 

potrà innescare il cambiamento che noi tutti auspichiamo.

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In questo convegno:

condivideremo esperienze di vita che possono insegnarci come affrontare restando integri agli attacchi violenti, gratuiti e vigliacchi di chi vuole impedire un cambiamento virtuoso del sistema; potremo così capire com’è organizzato il sistema che ci opprime, come funziona e su che cosa basa il proprio potere. Scopriremo che cos’è l’esopolitica e quante cose ci vengono nascoste o vengono distorte dall’informazione fornita dai mass-media.

Parleremo di crisi, di cambiamento, della differenza tra etica del profitto e etica della valorizzazione, parleremo di azioni individuali e azioni sociali di solidarietà che possiamo attuare, liberandoci dalla prigionia delle “gabbie mentali”, per generare cambiamenti virtuosi nella mentalità dei singoli e nei paradigmi culturali, verranno esposte strategie giuridiche, economiche e fiscali che possano produrre una ripresa economica che giovi alle aziende, ai singoli e alle famiglie, permettendo la garanzia dei diritti che sono stati tolti ai cittadini.

Si discuterà di sovranità monetaria, sovranità individuale, Trust, legale rappresentanza e titolarità, azioni in difesa del lavoro e del suo guadagno, in difesa della libertà negata dal regime di schiavitù, ormai evidente, a cui i poteri occulti, con la complicità dei governi corrotti hanno condannato i cittadini…

Verranno, infine, definite delle linee guida che, attraverso semplici politiche attuative, tra cui quelle “riguardanti la zona franca”, e intelligenti strategie di sviluppo e valorizzazione delle risorse locali, permetteranno alla Sardegna di risolvere definitivamente i problemi legati al mondo del lavoro, alla tutela ambientale, all’approvvigionamento idrico, al servizio sanitario e all’istruzione.

RELATORI

Nino Galloni: “Modelli economici capitalistici e non”

Solidarietà, etica del profitto e propensione al rischio, consumismo e sostenibilità ambientale, giusta remunerazione del lavoro e risparmio sono concetti che variano a seconda dei modelli economici e del livello di consapevolezza di tutti gli operatori. Si ragiona quindi attorno a cinque diversissimi modelli capitalistici che si sono avvicendati negli scorsi decenni ed alla realizzabilità di due modelli alternativi: la decrescita (felice); un modello non capitalistico senza moneta riserva del valore (quindi non risparmiabile) e basato sullo sviluppo dell’economia locale in termini di piena occupazione.

Lorenzo de Curtis: “Dignità e futuro”

Analisi e considerazioni sulla dignità; mia esperienza fiscale e deduzioni; punti altamente strategici; nostre debolezze rispetto alla élite; eventuale dibattito con domande.

Tom Bosco: “Programmi spaziali segreti e colonizzazione dello spazio”

Contrariamente a quanto ci viene fatto pensare, la colonizzazione umana dello spazio è assai più estesa ed avanzata di quanto si immagini. Le tecnologie spaziali delle missioni Apollo erano più sofisticate di quanto divulgato, al punto che recentemente la NASA ha dichiarato pubblicamente di non essere in grado di riprodurle. Da allora tali tecnologie hanno fatto passi da gigante, consentendo la realizzazione di strutture basate sulla Luna, su Marte e nello spazio circostante al nostro pianeta, seguendo un’agenda dai contorni oscuri e che coinvolge un numero relativamente ristretto di individui. Una umanità separata per la quale l’esopolitica è una realtà da parecchio tempo… 

Gianni Andrea Deligia: “I Sardi padroni della Sardegna Mediterranea”.

Una volta riappropriatisi di loro stessi i Sardi dovranno formare un partito politico esclusivamente centrato sulla Sardegna senza nessun legame di dipendenza da Roma e dai suoi partiti PD, Centrodestra e M5S. Senza essere necessariamente indipendentista, questo nuovo partito centrato sulla Sardegna si concentrerà su un programma di autonomia e autogestione delle nostre risorse e potenzialità rivolte verso l’Africa e il Nord Africa con l’assistenza diretta della UE.

Antonio Pala: “Individuo e società: noi siamo il cambiamento”

La nostra società è basata sulle credenze. Tutta la “cultura” economico-tecnocratica, impedisce o limita nell’uomo la libertà e la fruizione dei diritti naturali. La disponibilità di informazione e conoscenze può facilitare la presa di coscienza necessaria all’uomo, insieme al senso di responsabilità, all’onestà e alla fiducia per poter produrre, in maniera amorevole ma determinata, un cambiamento sano di sé stesso e della società.

Marco della Luna: “Crisi, Rottura del sistema e trasformazione”

Euro, indipendenza dei banchieri, globalizzazione, finanziarizzazione producono effetti molto diversi da quelli promessi. Comunemente si pensa che le cose possano essere cambiate o corrette  nell’interesse collettivo da un’azione volontaria e coordinata. Ma tali correzioni ai cambiamenti di fatto non avvengono. I movimenti a tutela degli interessi collettivi contro quelli elitari si spengono uno dopo l’altro. I moniti degli economisti rimangono inascoltati da chi ha il potere decisionale effettivo, anche quando i fatti confermano la loro fondatezza. Si persevera nell’errore, apparentemente. Crisi, rotture di sistema, profonde trasformazioni avvengono, sì, ma  in altri modi…

Fabio Piselli: ” esperienze di prigionia e scelte di libertà…”

Non vi è peggior prigione che la cella in cui abbiamo fatto prigioniera la nostra libertà: ogni scelta che non abbiamo compiuto rappresenta una porta blindata sul nostro futuro e sul futuro dei nostri figli; ogni volta che abbiamo delegato la nostra autonomia abbiamo consegnato le chiavi della nostra vita agli altri. C’è una differenza sostanziale fra la libertà percepita e la percezione della libertà: evidenziando l’esperienza della prigionia emerge che le esperienze possono diventare una prigione se non investiamo in un processo di cambiamento. Bisogna concentrarsi sulle scelte che ognuno di noi può attuare in modo concreto di fronte alla percezione di una prigionia latu sensu e nello specifico.

Maria Rosaria Randaccio, Francesco Scifo: “la violazione dei principi costituzionali”

Perché lo stato Italiano non rispetta il principio costituzionale di uguaglianza e di ragionevolezza delle leggi, imponendo alla Sardegna lo stesso Regime Fiscale delle altre Regioni Italiane che non sono Isole ultraperiferiche, e tantomeno circondate da 10 mila chilometri quadrati di mar mediterraneo?